IL CAPITULARE DE VILLIS

Il Capitulare de villis


Il Capitulare de villis è una famosa ordinanza emanata tra il 770 e l’800. Probabilmente è stato emanato da Carlo Magno prima dell’ incoronazione imperiale, però forse è stato promulgato  da suo figlio Ludovico,  re d’Aquitania , infatti il capitolare aveva valore solo in questa regione.
Tra i capitolari carolingi questo era il  più importante; era diviso in 70 articoli  che contenevano anche le norme di tutela dei piccoli proprietari terrieri e della popolazione rurale dai maiores, la nobiltà fondiaria.
Carlo Magno possedeva più di 2000 aziende organizzate col sistema curtense; le curtis, le azienda agricole dell’alto medioevo, erano controllate da dei  funzionari che si chiamavano “iudices”.


Articolo 70 del Capitulare de villis



Riporto qui l’articolo numero 70 del Capitulare de villis nel quale vengono date indicazioni sulle piante da coltivare nelle aziende agricole.

“Vogliamo che nell'orto sia coltivata ogni possibile pianta: il giglio, le rose, la trigonella, la balsarnita, la salvia, la ruta, l'abrotano, i cetrioli, i meloni, le zucche, il fagiolo, il cumino, il rosmarino, il careium, il cece, la scilla, il gladiolo, l'artemisia, l'anice, le coloquentidi, l'indivia, la visnaga, l'antrisco, la lattuga, la nigella, la rughetta, il nasturzio, la bardana, la pulicaria, lo snúmio, il prezzemolo, il sedano, il levistico, il ginepro, l'aneto, il finocchio, la cicoria, il dittamo, la senape, la satureja, il sisimbrio, la menta, il mentastro, il tanaceto, l'erba gattaia, l'eritrea, il papavero, la bieta, la vulvagine, l'altea, la malva, la carota, la pastinaca, il bietolone, gli amaranti, il cavolo-rapa, i cavoli, le cipolle, l'erba cipollina, i porri, il rafano, lo scalogno, l'aglio, la robbia, i cardi, le fave, i piselli, il coriandolo, il cerfoglio, l'euforbia, la selarcia. E l'ortolano faccia crescere sul tetto della sua abitazione la barba di Giove. Quanto agli alberi, vogliamo ci siano frutteti di vario genere: meli cotogni, noccioli, mandorli, gelsi, lauri, pini, fichi, noci, ciliegi di vari tipi. Nomi di mela: gozmaringa, geroldinga, crevedella, spiranca, dolci, acri, tutte quelle di lunga durata e quelle da consumare subito e le primaticce. Tre o quattro tipi di pere a lunga durata, quelle dolci, quelle da cuocere, le tardive.

ALCUNI ESEMPI DI PIANTE CITATE NEL CAPITOLARE DE VILLIS 

ARTEMISIA 

Usata in antichità come antisettico                                                    
Ora viene usata raramente in medicina
In cucina viene usata per aromatizzare
i liquori d’ erbe 




RUTA




















Usata per condire le insalate



CUMINO

Usato in cucina per accompagnare i cibi




SCILLA



Altamente velenosa e letale






DAVIDE

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